Cinque passi per l’autoaiuto nella regolazione emotiva
La quarantena sta mettendo a dura prova la psiche umana, che è costantemente pervasa da emozioni contrastanti e, nella maggior parte dei casi, incomprese o difficili da motivare.Ciò che possiamo imparare a gestire in questo momento è la disregolazione delle emozioni, che comporta una perdita di controllo.
Il concetto di disregolazione emotiva sottende un’interruzione della stabilità interna dei processi mentali ed è interdipendente al costrutto di regolazione emotiva.
Cerchiamo ora di aiutare noi stessi a far fronte a ciò che stiamo sperimentando in questi giorni, o che in situazioni di vita ordinaria sperimentiamo, individuando una nostra personale strategia di regolazione emotiva.
Passi fondamentali per l’autoaiuto:
1. Al fine di poter essere consapevoli e di comprendere le nostre emozioni, è necessario anzitutto individuare e sintetizzare la fonte delle nostre emozioni.
Probabilmente la maggior parte di noi individua il COVID-19 come fonte primaria e in effetti potrebbe essere così ma ciò su cui dobbiamo spostarci per aiutarci è cosa tale situazione implica e comporta in noi. Individuare la fonte individuale di disagio.
Cosa comporta il dilagarsi di questo virus?
Es. Paura di essere contagiati? Paura per i nostri cari? Ansia di separazione da partner e/o familiari? Paura di perdere il lavoro?
…
2. Una volta individuata una o più fonti specifiche delle nostre emozioni, saremo più consapevoli del “mittente” delle nostre emozioni ma probabilmente non ancora in grado di comprenderle. Soffermiamoci allora sull’analisi e sul significato di ciò che stiamo vivendo e addentriamoci più a fondo.
Cosa significa per noi essere contagiati?
Es. Paura di soffrire? Paura di morire? Paura di non poter uscire? Paura di contagiare chi abbiamo attorno?
…
3. Ciascuna delle spiegazioni che daremo a noi stessi, anche più d’una, sarà valida e utile al fine di comprenderci. Cerchiamo allora di affermare a noi stessi cosa ci sta accadendo e cosa questo significa per noi. Questo ci servirà per delineare, mettere dei vincoli e dare un nome a ciò che stiamo sperimentando.
Es. “Io ho paura di questo Virus, perché mi espone al rischio di perdere i miei cari che per me significa rimanere solo”.
…
4. Arrivati a questo punto dobbiamo accettare ciò che stiamo vivendo. Come? Trovando motivazioni. A tale scopo dovremo individuare materiale proveniente dall’esterno e dall’interno.
Per quanto riguarda il primo, è utile informarsi, fare ricerche su ciò che concretamente accade al di fuori di noi, confrontarsi con persone a noi vicine ma anche con chi è più lontano.
Per accettare più profondamente i nostri vissuti, invece, sarà utile addentrarci nel nostro profondo. Nelle nostre esperienze, dalle più precoci a quelle più recenti. Analizzarle, analizzarci e individuare i fattori comuni di tali avvenimenti con ciò che ora sentiamo.
5. Essere consapevoli delle nostre emozioni, comprenderle ed accettarle, non deve tuttavia allontanarci dai nostri obiettivi.
Dunque è necessario tenere le nostre consapevolezze in una nuvola.Questa nuvola esiste, ci accompagna, a volte è più vicina mentre altre si allontana, eppure non ci ostacola, ci permette di seguire e perseguire la nostra strada. La nuvola ci fa compagnia, racchiude la nostra essenza e i nostri significati, la conosciamo e ci conosce, le vogliamo bene e lei ce ne vuole. Impariamo allora a dare valore e importanza alla nostra nuvola, senza reprimerla e senza far si che lei pervada noi. Impariamo a darle un posto e lasciamo che lei stia lì, in un perfetto equilibrio tra vicino e lontano.
Infine, impariamo ad essere flessibili con noi stessi ottimizzando le strategie di regolazione emotiva che inconsapevolmente o meno scegliamo di adoperare. La nostra psiche non prescrive dogmi, ciò che per una persona funziona, non è detto che funzioni per un’altra. Allora conosciamoci più a fondo impariamo ad utilizzare positivamente le nostre sensazioni, lasciamo che siano poi le nostre riflessioni a guidarci verso una chiave di lettura adattiva di ciò che proviamo, accettiamolo e utilizziamolo per costruire la nostra personale strategia di regolazione emotiva.
Se hai trovato una tua strategia di regolazione emotiva funzionale e vuoi aiutare chi è in difficoltà proponendogliela, se vuoi confrontarti con altre persone o stai cercando aiuto, lascia un commento.
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