top of page
Immagine del redattoreDr.ssa Benedetta Pezzini

La magia delle favole: accrescimento delle abilità cognitive, emotive e relazionali.



Il ruolo ricoperto dalle favole va ben oltre il semplice intrattenimento; esse rappresentano infatti uno strumento educativo molto efficace.

Leggere, raccontare e inventare favole con i bambini è una buona abitudine e questo perché migliora le loro abilità cognitive, emotive e relazionali.

Tramite questa pratica il bambino impara nuovi vocaboli, tempi verbali, modalità narrative sempre più complesse e dunque competenze linguistiche che preparano i più piccoli all’ingresso a scuola e gli consentono di esprimersi meglio e divenire un futuro lettore ed un adulto curioso.

Attraverso la favola il bambino, amplifica e sviluppa la creatività, l’immaginazione e la flessibilità mentale; dunque accresce il proprio intelletto giocando e divertendosi.

Secondo Jerome Bruner (1991), la favola permette anche lo sviluppo del cosiddetto "pensiero narrativo", cioè quell’abilità cognitiva attraverso cui le persone strutturano la propria esistenza e le danno significato. L'attivazione del pensiero narrativo, inoltre, concorre allo sviluppo del pensiero razionale e del pensiero fantastico.

Con le favole il bambino apprende nuovi schemi di comportamento, più efficaci per rispondere alle varie situazioni cui rapportarsi; modalità relazionali positive, come la collaborazione e la solidarietà, oppure negative come la frode, l'inganno o l'invidia. Ciò consente di avviare un dialogo interno rispetto a come è giusto essere e come è meglio comportarsi nei confronti dell'altro e del mondo.

In aggiunta, l’esito positivo tipico delle favole suggerisce che sia ragionevole aspettarsi una ricompensa in risposta ad un atto coraggioso o impegnativo.

La favola può essere intesa come una forma di linguaggio espressivo utile a potenziare la capacità di parlare dei propri vissuti interiori.

Il bambino tende a riconoscersi ed identificarsi nei protagonisti dei racconti, entrando in contatto con le diverse emozioni sperimentate, imparando a riconoscerle, a nominarle e quindi esprimerle. Attraverso l’identificazione con i personaggi narrati, il bambino impara ad accettare il diverso, le regole e l’empatia. L’identificazione, permette inoltre al bambino di sperimentare una condizione di fiducia e speranza.

Le favole, oltre ad essere utili per lo sviluppo, aiutano gli adulti a parlare con il bambino delle tematiche più complesse: separazioni, morte, abbandoni, conflitti. Infine, esse prevedono l'interazione con il genitore, rendendo preziosa la condivisione del tempo e alimentando la relazione.

RIFERIMENTI BILBLIOGRAFICI

Aldi G. (2014). Educare con le fiabe. Edizioni Enea. Milano.

Bruner J. (1991). “La costruzione narrativa della realtà”. In Ammaniti M., Stern D.N., Rappresentazioni e narrazioni, Biblioteca di cultura moderna Laterza, Roma-Bari.

Von Franz M.L. (2007). Il femminile nella fiaba. Bollati Boringhieri. Torino.

17 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


Post: Blog2_Post
bottom of page